Dopo aver disquisito, seppur brevemente, sui personaggi, ora è il momento di affrontare i dialoghi, ovvero come i personaggi comunicano tra loro.
Show, don’t tell!
Seguendo la regola dello show, don’t tell, possiamo dire che i dialoghi sono essenziali nello svolgimento della storia, perché possono contenere dettagli preziosi a farla procedere, particolari che ci fanno sapere tanto di una determinata persona, direttamente o anche indirettamente. Non solo le parole che pronuncia, bensì il modo di farlo, le pause, i ripensamenti. Quello che dice, è verità o bugia?
I dialoghi esprimono sentimenti, modi di essere, emozioni; esprimono ciò che un personaggio pensa di un altro, come lo vede, o la sua personale visione delle cose.
Dialogo o non dialogo
Uno scrittore dovrebbe sapere quando è bene usare una scena di dialogo e quando, al contrario, è preferibile sostituire i dialoghi con discorsi indiretti. La cosa importante è ancora una volta la credibilità.
Proviamo per un attimo a pensare se, in un film, un cowboy si esprimesse come una damina dell’Ottocento, oppure uno stimato e anziano professore usasse parole come googlare, oppure espressioni come “mi ha attaccato una gran pezza”.
Esempi tanto macroscopici fanno senz’altro sorridere, eppure posso assicurare che talora i dialoghi, nei manoscritti che mi sono trovata spesso a valutare, erano davvero improbabili e assurdi.
Il tono, le parole, le esclamazioni, i difetti di pronuncia
Il discorso diretto può essere l’occasione per rimarcare, per esempio un difetto di pronuncia, un tono di voce particolare, il ripetere spesso avverbi ed esclamazioni.
Poni particolare attenzione alle parole che fai dire ai personaggi che crei; un esercizio ottimo può essere pronunciare ad alta voce le frasi usando il tono, il ritmo e l’inflessione del personaggio stesso.
Si esprime con parole in dialetto? Ripete due volte le stesse cose? Usa lunghe frasi ridondanti, o piuttosto risponde a monosillabi? Pensa a lungo prima di parlare, oppure è impulsivo e si pente di quanto detto?
Animali parlanti
Il linguaggio è una prerogativa dell’essere umano, però nei romanzi puoi far parlare anche gli animali. Molti scrittori lo hanno fatto, e anche in questo caso sarebbe opportuno sottolineare le caratteristiche dell’animale stesso, con lo strumento del discorso diretto.
Potremmo disquisirne per ore, dei dialoghi, ovvero di come i personaggi comunicano.
E i silenzi? Sono altrettanto importanti.
Ma questa è un’altra storia.