Malasorte mette sulle pagine di un libro un’antica leggenda orale della Gallura. Gesuina Pasciutu vive col padre Chilgu in solitudine in uno stazzo nel nord della Sardegna occupandosi della campagna e delle greggi. Un giorno, la sorte fa capitare presso la loro dimora un orfanello affamato e spaventato, Mariù, e tra i due ragazzini è subito affetto profondo. Divengono inseparabili, crescendo come fratello e sorella, un amore puro, una quotidianità serena fatta di cose semplici e lavoro, fino a quando non arriva, come un torrente in piena, la malasorte a trascinare via le loro vite e a costringerli a una dura battaglia. Per rimanere insieme. La misteriosa morte di Chilgu infatti porterà i sospetti su Mariù, imprigionato nel carcere dell’Asinara. Da quel momento Gesuina intraprende una lunga battaglia per andare alla ricerca della verità e scagionare il caro fratello. Sposatasi con Santinu, un uomo più vecchio di molti anni, per poter avere una stabilità economica, la donna non smetterà di darsi da fare per scovare il vero assassino del padre, ricerca a cui dedica l’intera vita.

Dalla narrazione, frutto di una lunga tradizione orale, fatta più di mezzo secolo fa in uno stazzo campestre da un vecchio cantastorie al giovane Mario, oggi per la prima volta Malasorte tramite la scrittura di Laura Corsini si fa pagina scritta, nella sua straordinaria e cupa leggenda screziata di verità.