Ritorno a Canossa
Ritorno a Canossa è la storia di un grande amore negato. Mentre attendono nel castello di Canossa l’arrivo dell’imperatore Enrico IV, papa Gregorio VII e Matilda si lasciano andare ai ricordi e ai rimpianti, ripercorrendo la loro vita, quello che li ha uniti e divisi, le sofferenze, le vittorie, in un angosciante faccia a faccia col destino.
L’atmosfera è irreale, angosciante, invasa dal freddo e dipinta di candida neve; un faccia a faccia col destino che impone loro di riconsiderare tutta la vita, analizzare, dar conto delle sofferenze e delle vicende presenti. L’ambientazione è quella bianchissima, abbacinante dell’inverno appenninico, con la nebbia che nasconde il mondo, le valli e il fiume Enza che scorre pigramente e, in alto, il castello di Canossa, come un sublime nido d’aquila, in cui i due abitanti si sentono protetti e prigionieri a un tempo. Poi Enrico arriva, penitente, vestito poveramente, e resta nella neve come un fantasma, come un incubo che, anche quando non si guarda, è là, a ingombrare la mente e a riempire lo spirito di inspiegabile inquietudine che pian piano si fa terrore. L’uomo appare allo stesso tempo come un Cristo umile e sofferente, ma anche come un demonio potentissimo, in grado di sopravvivere alla cruda stagione, immobile, inginocchiato, sprezzante dell’aspro e ostile paese che gli si fa intorno. Lo stato d’animo di Matilda passa dall’odio per un uomo che la minaccia alla pietà per lui che soffre e alla voglia di risolvere tutto in breve, al timore che egli muoia gettando un anatema sulla sua tranquillità e su quella di Ildebrando; infine, dopo il perdono, si impadronisce di lei l’amarezza, la consapevolezza di essere stata ingannata.
Project Details
- Editore : Santelli
- Anno : Gennaio 2019
- Autore : Laura Corsini